giovedì 3 settembre 2015

VANTAGGI DEL BILINGUISMO PRECOCE

La ricerca scientifica recente sul cervello bilingue ha contribuito a dimostrare che lo sviluppo  bilingue nei bambini implica molto di più della conoscenza di due lingue.
La possibilità di gestire più lingue permette al bambino di avere accesso a due culture e conferisce benefici in termini di apprendimento e flessibilità mentale che perdurano nella vita adulta. Crescere bilingue comporta quindi innumerevoli vantaggi per un bambino su differenti piani tra i quali quello dello sviluppo cognitivo della realizzazione personale e della formazione di un’identità.

Prima ancora di cominciare a parlare, un bambino che è esposto contemporaneamente a due lingue è in grado di distinguerle e di apprendere le rispettive regolarità linguistiche in modo più veloce di un bambino monolingue. Per comprendere tutti gli effetti del bilinguismo, è necessario partire dal presupposto che il cervello fin dalla nascita è perfettamente in grado di coordinare due o più lingue simultaneamente. In molti paesi nel mondo è la normalità crescere bilingui o multilingui e sarebbe quindi il monolinguismo a rappresentare un’eccezione.

 
Il bilinguismo favorisce la comprensione, la tolleranza e l’apertura mentale nei confronti di altri popoli e di altri costumi; amplia la visione e le prospettive del mondo; comporta una maggiore flessibilità di adattamento nei contesti più differenziati. Il bambino bilingue pare possedere una maggiore creatività con questo termine si intende  una flessibilità mentale ovvero una capacità di vedere le cose da differenti punti di vista, una capacità di risolvere i problemi e quindi analizzare informazioni complesse mostrando capacità di astrazione, e ancora capacità di apprendimento ovvero incamerare informazioni e combinarle per costruire sapere.
 Il bambino bilingue ha una maggiore capacità interpretativa degli eventi perché allenato a dare una doppia interpretazione a tutto ciò che lo circonda



martedì 1 settembre 2015

IL FATTORE ETA' NELL'APPRENDIMENTO LINGUISTICO

 Molti studi sul bilinguismo condotti in ambito nazionale e internazionale concordano sul fatto che l'età sia un fattore fondamentale per l'apprendimento di una lingua.
L'età migliore per l'acquisizione di una seconda lingua è l'infanzia, in quanto i bambini possono apprendere la lingua in modo naturale  e con maggiore facilità rispetto ad un adulto, questo è dovuto dal punto di vista neurologico da una maggiore apertura del sistema cognitivo.
Come sostiene Antonella Sorace docente dell’università di Edimburgo, esperta di bilinguismo e fondatrice del centro “Bilingualism matters”  il cervello nei primi anni di vita ha la massima ricettività nei confronti del linguaggio, i  bambini infatti tendono ad imparare ogni lingua o varietà di lingua senza sforzo in modo semplice alla stesso modo in cui imparano a camminare, il bilinguismo infantile dunque è un processo spontaneo che ha luogo se il bambino ha sufficienti opportunità di ascoltare le lingue e una sufficiente dose di motivazione ad usarle. 
L'apprendimento in questa fase della vita risulta più spontaneo, si impara attraverso il gioco e il divertimento in modo naturale.
A facilitare il processo di  sviluppo linguistico vi sono indubbiamente la curiosità del bambino e suo desiderio di comunicare.